Lavorazione PEEK: Progettazione e Produzione di Componenti d’Eccellenza
Tra i polimeri termoplastici ad alte prestazioni inseriamo il PEEK, che viene attualmente impiegato in numerosi settori industriali, come quello aerospaziale, meccanico, automobilistico o medico, per la realizzazione di protesi moderne e tecnologiche.
L’ampio utilizzo è dovuto alle ottime caratteristiche del prodotto, che assicura una resa soddisfacente grazie alle proprietà chimiche di alto livello.
Vediamo quindi perché il PEEK è uno dei polimeri attualmente più usati e come usarlo in ambito industriale.
Il PEEK: in cosa consiste
Il PEEK è un polimetro termoplastico, usato sia per la realizzazione di manufatti, come protesi, sia come matrice ad alte prestazioni per impregnanti, unito a materiali come fibre di vetro, di carbonio o continue.
Si tratta di un elemento che resiste ad altissime temperature, fino a 260 gradi, oltre che alle radiazioni e ai raggi gamma e X, trovando così largo uso nel settore medico e sanitario.
Il campo di applicazione, quindi, si inserisce in tutti quei settori che necessitano di elevate prestazioni meccaniche e ottima resistenza alle temperature, senza modificare proprietà fisiche e chimiche.
Il PEEK è quindi presente in ambito aerospaziale, dove la resistenza è uno dei requisiti essenziali, così come in quello automobilistico e meccanico.
Non prescindono da questo elemento anche alcuni generi di imballaggi, prodotti petrolchimici e farmaceutici, facendo dell’elemento uno dei più ricercati attualmente sul mercato.
Affidarsi ad un’azienda storica come Tafer è quindi essenziale per poter contare sulla realizzazione di polimeri che mantengano le loro ottime caratteristiche e che siano funzionali poi in termini di utilizzo industriale.
Parliamo di un’azienda leader nel settore della lavorazione PTFE, del PEEK e dei semilavorati, che vende al dettaglio o realizza in ampie forniture per la clientela industriale.
Le proprietà del PEEK
Il PEEK è ampiamente utilizzato in ambito industriale per le sue caratteristiche di resistenza.
Vediamo quindi quali sono le peculiarità che lo rendono uno dei più richiesti del mercato.
– Resistenza chimica
Il PEEK viene impiegato per la realizzazione di macchinari e contenitori che sono a contatto con sostanze chimiche, in quanto non si lascia permeare e, non avendo una struttura porosa, non permette ai liquidi organici e inorganici di alterarne la struttura.
Per questo motivo il settore degli imballaggi non può prescindere da questo elemento, con la creazione di fustini a norma di legge e riutilizzabili nel tempo.
– Sopportazione dell’usura
Il PEEK si caratterizza per un’ottima resistenza all’usura e all’attrito, mantenendo forma e dimensione nel tempo.
I prodotti di questo materiale sono meno soggetti ad abrasione, a scolorirsi o a rompersi a seguito di urti e sollecitazioni.
Da qui deriva l’impiego nel campo automobilistico e aerospaziale, dove sono necessarie strutture ad alta precisione ma anche resistenza ad agenti ed importanti sollecitazioni.
– Autoestinguenza
Il PEEK non è un prodotto infiammabile di natura, ciò lo porta a sopportare le alte temperature e ad essere usato in prossimità di fiamme e fuoco senza che perda le proprie caratteristiche o inneschi un incendio.
– Scarsa emissione di gas ed esalazioni
Anche in caso di combustione, generata dalla presenza di additivi, l’emissione di esalazioni e gas è molto ridotta, così come di acidi tossici che possono provocare conseguenze poco piacevoli per la salute.
Si tratta quindi di un materiale abbastanza sicuro e utilizzato nelle fabbriche senza nuocere ai dipendenti, nel rispetto della normativa igienica vigente.
– Proprietà dielettriche
Il PEEK si caratterizza per delle ottime proprietà di isolamento termico e acustico, fungendo da valido isolante nella realizzazione di vari prodotti.
Le sue peculiarità elettriche rimangono quindi costanti nel tempo e in condizioni meteorologiche non ottimali.
– Sopportazione dell’idrolisi
Il PEEK può essere usato nel corso di cicli di lavaggio anche piuttosto lunghi, sopportando temperature elevate fino a 260 gradi senza subire modificazioni in forma e temperatura.
Pertanto, si tratta di una sostanza che non soffre i processi di sterilizzazione e trova largo impiego nelle industrie che usano tale procedura.
– Elevata compatibilità alimentare FDA – ECC 90/128
Il PEEK viene frequentemente usato per la creazione di matrici per l’industria alimentare, oltre che per contenitori e fustini per la conservazione di liquidi e cibi.
Secondo la normativa vigente, si tratta di un materiale compatibile e non pericoloso in termini di salute, adatto alla sterilizzazione ad alte temperature e capace di isolare a livello termico.
– Resistenza ai raggi
Che siano raggi gamma o radiazioni, il PEEK non subisce modificazioni se sottoposto a un simile trattamento; quindi, è ideale se utilizzato per protesi o in ambito sanitario.
– Compatibilità con le tecniche di lavorazione moderna
Oltre che per le sue caratteristiche di adattamento, il PEEK è compatibile con tecniche di lavorazione moderne ed economiche, come la compressione e la formatura con rullo, oltre che la protrusione e la compressione.
Non ci sono pertanto limiti al suo trattamento, rendendo tale soluzione versatile in diversi ambiti industriali.
Si tratta quindi di un materiale utile anche per l’industria di precisione, per la realizzazione di guarnizioni, guide, pompe, valvole, pinze e anelli, utili all’industria edile.
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