Il PTFE (Politetrafluoroetilene) è un polimero che ha delle proprie caratteristiche incredibili come atossicità,intervallo di temperature, inerzia chimica, scorrevolezza, dielettricità, lavorabilità e antiaderenza (che è forse la caratteristica più famosa) che lo rendono ottimo per alcune applicazioni, forse una delle caratteristiche in cui non è proprio eccellente (se proprio dobbiamo trovarne una in particolare) ma a questo inconveniente si può trovare il rimedio.
Come dicevamo uno dei limiti della formula standard del PTFE è la durezza, ma si possono aggiungere dei componenti variabili per migliorare le caratteristiche del composto in questione.
Il PTFE può venir caricato con componenti variabili ad esempio fibra di vetro, grafite, bronzo, carbone e altri componenti.
Con il termine caricato intendiamo che alla formula standard del PTFE aggiungiamo altri componenti e l’insieme di questi componenti aumenta le caratteristiche del solo PTFE.
E’ per questo che si parla di PTFE vergine (ovvero la struttura standard) e PTFE caricato (dove al PTFE standard viene aggiunta un altro componente).
Come si ottiene il PTFE caricato
durante il processo di lavorazione del PTFE vengono aggiunti degli altri materiali. Il PTFE può essere caricato con:
- Fibra di vetro
- Carbone
- Bronzo
- Grafite
per citare i componenti più utilizzati e questi vengono aggiunti in diversa percentuale per migliorare alcune caratteristiche in base all’utilizzo del prodotto finale.
PTFE+ Fibra di vetro
L’aggiunta di Fibra di Vetro al PTFE può avvenire con % che vanno da 5 a 40% migliora la resistenza all’usura e alla deformazione del PTFE vergine, lasciandone sostanzialmente inalterate le caratteristiche elettriche e chimiche.
La fibra di vetro aggiunta aumenta leggermente il coefficiente di attrito, e per questa ragione che a volte viene aggiunta della grafite o bisolfuro di molibdeno che ne compensano gli effetti.
PTFE+ Grafite
Il PTFE caricato con grafite ( con una percentuale che va dal 5 al 15 % ) si aggiunge per migliorare le caratteristiche del PTFE per quanto riguarda l’attrito, la grafite infatti mantiene un basso coefficiente di attrito, non solo la grafite associata al PFTE vergine migliora le caratteristiche di deformazione sotto carico permanente e anche dell’usura, ha anche un buon impatto nel miglioramento della conducibilità termica ed elettrica.
PTFE+ Bronzo
Il PTFE arricchito con bronzo (in perchetuale che va da 40 a 60) rispetto al PTFE ha una maggior resistenza all’usura e una miglior resistenza alla deformazione in caso di carico permanente. Questo PTFE caricato ha anche una aumentata conducibilità termica ed elettrica.
PTFE+ Carbone
Il PTFE caricato con carbone (in percentuali comprese tra 10 e 35) è molto più resitente all’usura e alla deformazione sotto carico costante. Alcune volte oltre a carbone vengono agigunte anche delle piccole percentuali di grafite.
Rispetto al PTFE non caricato è più resistente in ambienti altamente ossidanti e migliora le caratteristiche elettriche.
L’elenco potrebbe essere molto più lungo di elementi che possono venir caricati insieme al PTFE, in base alle caratteristiche di cui si ha bisogno, il polimero viene caricato con percentuali diverse di fibra di vetro oppure grafite o altro.
Il poter arricchire il Politetrafluoroetilene è davvero versatile, ha di suo delle ottime caratteristiche ma se abbiamo bisogno di un prodotto finale più resistente oppure che abbia una conducibilità maggiore ecco che l’aggiunta di altre componenti ci viene in aiuto per ottenere un risultato finale perfetto per l’uso che ne deve fare il cliente.