Lavorazione PTFE: Affidabilità al Top
La sigla PTFE è un acronimo semplificato del politetrafluoroetilene, una sostanza dal costo abbastanza elevato ma che possiede ottime proprietà per il settore industriale.
Si tratta di un materiale che sostituisce altri polimeri più semplici, che non sopportano l’azione di agenti aggressivi o di sostanze corrosive. Viene quindi impiegato per la realizzazione di fustini e contenitori, oltre che per prodotti esposti ad alte temperature, poiché il Teflon, altro nome del PTFE, non teme che si superino gradi elevati.
Vediamo quindi quali sono le sue caratteristiche e come possono essere sfruttate al meglio in vari ambiti, per ottenere il top dell’affidabilità.
In cosa consiste il PTFE
Una delle caratteristiche migliori del PTFE è l’unione chimica tra carbonio e fluoro.
Questo rende gli atomi molto stabili, rendendo le proprietà fisiche e chimiche costanti nel tempo.
Il Teflon è apprezzato in primo luogo per la sua capacità di resistere alle altissime temperature, trovando ampia applicazione in settori industriali di vario genere che operano con macchinari ad alto calore.
Inoltre, si tratta di un materiale che non teme le sollecitazioni esterne e climatiche, sopportando i cambiamenti climatici come gelo, calore e umidità.
Il PTFE è molto resistente alle aggressioni chimiche e pertanto non si lascia permeare dalle altre sostanze.
Proprio per questo motivo è un materiale ideale per costruire contenitori e fustini, che vengono poi riciclati e puliti ad alte temperature, senza subite modificazioni nella forma o nella consistenza.
La superficie degli oggetti realizzati in PTFE è decisamente scivolosa, in modo che nessun agente chimico possa corrodere a contatto.
La scoperta del PTFE risale addirittura al 1938 e ancora oggi questo continua ad essere uno dei materiali che maggiormente trova applicazione in ogni genere di industria, per i suoi requisiti applicativi perfetti.
Un’altra proprietà molto utile è la resistenza ai raggi e alla luce, che non modifica la struttura interna del materiale e le caratteristiche chimiche e fisiche naturali.
Le proprietà del PTFE
Il PTFE è un materiale dalle caratteristiche ottimali, che si mantengono nel tempo e non vengono alterate da agenti esterni.
– Bassa adesione
La prima peculiarità del materiale è un’energia superficiale molto bassa, che impedisce all’acqua e ai liquidi di penetrare all’interno e alle sostanze chimiche terze di intaccare e corrodere l’esterno dell’oggetto.
In questo modo ogni elemento realizzato con tale materiale è al riparo dall’umidità e dal ristagno di acqua, durando più a lungo nel tempo.
– Sopportazione dell’interferenza ambientale
Qualsiasi sia l’interferenza esterna, il PTFE riesce a sopportare al meglio la presenza di calore o gelo, così come microorganismi e sostanze chimiche esterne.
Parliamo di un materiale che non teme la degradazione e dura a lungo nel tempo sopportando i raggi UV e l’esposizione alle radiazioni.
– Mancata contaminazione ambientale
Il PTFE non è una sostanza che inquina e contamina l’ambiente con le sue particelle; quindi, può essere usato anche all’interno degli stabilimenti industriali senza pericolo per i dipendenti che operano all’interno.
– Resistenza alle alte temperature e alla corrosione
Il PTFE non teme le alte temperature e può essere sottoposto a lavaggi e sanificazioni senza il pericolo che perda forma e consistenza.
Questa caratteristica si sposa perfettamente con la resistenza alla corrosione, che permette di usare la sostanza insieme ad altre potenzialmente aggressive senza che si verifichino problemi di alcun tipo.
Le caratteristiche chimiche del PTFE
Il PTFE, rispetto a tutti i reagenti chimici che attualmente conosciamo, è del tutto inerte, sopportando l’attacco di ogni sostanza aggressiva tranne i metalli alcalini che si trovano ancora in uno stato elementare.
Rispetto alle alte temperature, questo sopporta un’esposizione fino a 300 gradi, superiore rispetto a molti altri composti chimici usati in campo industriale, allargando di molto la sua applicazione in tutti i settori.
Le caratteristiche fisiche del PTFE
Come accennato, il PTFE ha una bassissima adesione e un coefficiente di attrito piuttosto ridotto, facendo scivolare l’acqua e le altre sostanze dalla sua superficie, che in questo modo non viene mai intaccata.
Inoltre, il suo allungamento fino alla rottura va ben oltre il 100%, con una capacità di ritiro piuttosto alta.
Le caratteristiche elettriche del PTFE
Il PTFE possiede delle ottime caratteristi dielettriche e quindi funge da valido isolante per quanto concerne alte temperature e umidità circostante.
Anche l’esposizione agli agenti atmosferici non altera la composizione del materiale, così come quella ai raggi di vario genere, rendendo il materiale utile anche alla realizzazione di prodotti medici.
Unendo degli additivi chimici, è possibile poi potenziare queste peculiarità del prodotto, aumentando così la sua resistenza alla compressione, all’allungamento, alla dilatazione e la sua durezza.
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