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Cos’è il PEEK

Il PEEK è un tecnopolimero che ha come nome esteso:  Polietere-etere-chetone (PEEK), è un polimero termoplastico, semi cristallino, il che gli permette di essere tecnologicamente avanzato. Le caratteristiche meccaniche e chimiche di questo materiale gli permettono di lavorare ad altissime e bassissime temperature.

É inoltre molto versatile in quanto applicabile a diversi ambiti: medicali, aerospaziali ed utilizzi per protesi dentale.

Utilizzi medicali del PEEK

Complice per una significativa resistenza alla trazione e per grado di purezza richiesto nelle applicazioni medicali, il PEEK è adatto alle creazioni di macchinari d’importanza sanitaria rilevante. É infatti un materiale d’utilizzo più che valido in questo campo, data la sua struttura biocompatibile per il contatto con pelle e tessuti.

Viene utilizzato, ad esempio, per la costruzione di soffiatori radiali destinati alle apparecchiature per la respirazione sotto anestesia.

A partire dagli inizi del XXI secolo, il PEEK inizia il suo percorso d’utilizzo come biomateriale impiantabile, rendendosi protagonista nella realizzazione di fissatori spinali in grado di stabilizzare la colonna vertebrale e fornire un valido aiuto per contrastare la degenerazione delle vertebre stesse.

Questo polimero, può essere inoltre utilizzato per far fronte alla riduzione di fratture ossee gravi. Alcuni ricercatori, hanno ampiamente dimostrato il possibile impiego di questo materiale per la creazione di protesi d’anca indistruttibili; infatti, la protesi in questione riesce a compiere il suo lavoro in stato di lubrificazione e senza produrre detriti.

Per quanto riguarda il campo della chirurgia ortopedica, va da sè che questo materiale innovativo possa sotituire egregiamente titanio e acciaio inossidabile.

L’unione di PEEK e tecnica avanzata permetterebbe dunque di superare determinati limiti in campo medicale, previsti dall’utilizzo di altri materiali. Sono ancora molti gli studi condotti su questo materiale ampliati all’ambito della sanità generale; essendone già stata dimostrata più volte la validità, secondo gli esperti saremo presto in grado di comprenderne pienamente tutti gli utilizzi possibili.

Utilizzi in ambito aerospaziale:

Tra i polimeri con prestazioni termiche elevate, il PEEK è in assoluto il più resistente da un punto di vista chimico, il che lo rende un ottimo sostituto alle leghe metalliche per applicazioni in campo aerospaziale. Oltre a soddisfare le caratteristiche di resistenza e stabilità dimensionale alle radiazioni elettromagnetiche, questo materiale è molto leggero, il suo peso corrisponde infatti alla metà di quello delle più comuni leghe in alluminio utilizzate in questo settore.

Quest’ultima caratteristica apporta il vantaggio maggiore di poter ridurre il peso complessivo dei velivoli, mantenendone inalterate le prestazioni.

Utilizzando il PEEK come materiale di costruzione delle diverse geometrie complesse dei velivoli, risulta possibile aumentarne le capacità, riducendo allo stesso tempo le emissioni dei gas di scarico. Le potenzialità di questo materiale, abbinate alle tecnologie di stampaggio avanzate, riducono in larga scala tempi di assemblaggio e costi produttivi, assicurando maggiore affidabilità. Ad oggi infatti, tramite l’utilizzo delle stampanti 3D, si attua la capacità d’ideare componenti aerospaziali innovativi, leggeri, resistenti e quindi di ottima qualità.

Il PEEK incide settori come questo, sostituendo il polivinilfluoruro nelle barriere termo acustiche e le tubazioni in metallo presenti su ogni velivolo. Si tratta praticamente di un materiale tra i più versatili che siano mai stati creati.

Utilizzi del PEEK per protesi dentale:

Grazie all’impiego di PEEK per la realizzazione di protesi dentali, l’odontoiatria ha riscontrato un’alternativa più funzionale alla ceramica e al metallo. Questi apparecchi diminuiscono di gran lunga le possibilità d’infiammazione dovute ai metalli, garantendo inoltre una maggior durata d’utilizzo.

Le protesi dentali create tramite l’utilizzo di questo polimero presentano inoltre un buon assorbimento degli urti e un buon comportamento meccanico, mostrando così di sapersi adattare a pieno a tutti quei contesti complicati che si possono verificare durante l’utilizzo o la fabbricazione stessa di questo genere di dispositivi.

Tali impiantologie dentali innovative sono molto studiate in Ungheria, dove si punta alla combinazione di dentiere fisse e rimovibili che permettono alle protesi di essere solo in piccola parte sostenute dalle gengive, lasciando enorme libertà alle stesse e permettendo una pulizia facile seppur accurata di questi apparecchi.

La parte rimovibile realizzata in PEEK, di cui abbiamo già descritto i particolari di resistenza, è progettata per aggiungere denti prefabbricati e su misura dell’omonimo materiale, impedendo una volta per tutte alla porcellana di rompersi o scheggiarsi. La precisione e la tolleranza dei componenti è garantita grazie a metodi di stampaggio in 3D, la cui tecnologia impossibilita la formazione di detriti dovuti alla lavorazione.

Per finire è utile considerare l’aspetto economico: la stampa 3D permette infatti di abbattere i costi di produzione e manualità, rendendo questo il PEEK un grande potenziale alla portata di tutti.

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